Biblioteca civica e archivi storici di Rovereto
Home / Indici / Corrispondenti Principali / Tancredi Pizzini
Versione stampabile
(1864 - 1944). Medico e melomane.
La sua figura si profila fin dai tempi dei primi contatti di Zandonai con gli ambienti milanesi. Pizzini era originario della Svizzera italiana e residente sul lago di Lugano. Egli figura come Primo Medico dei Dispensari Municipali e Consulente del Comune di Milano, ma tra le sue varie funzioni c’era anche quella di medico degli artisti del Teatro alla Scala, la qual cosa lo mise a stretto contatto con il più prestigioso mondo della musica, di cui fu un naturale cultore. Acceso italianista, visse con trepidazione le vicende belliche e nel corso del 1916 prestò la sua opera come direttore del Treno Ospedale 18 in servizio per l’Italia. Prese subito a cuore la carriera in crescita del giovane Zandonai e la seguì in modo non saltuario, preoccupandosi anche nello specifico dei suoi problemi di salute. Nelle controversie con la Casa Ricordi in merito all’opera Melenis, inizialmente rifiutata, fece il bel gesto di comprarne i diritti prima che Tito Ricordi si convincesse ad acquisirli: di quell’opera Pizzini rimane il naturale dedicatario. Non aveva cognizioni profonde di musica ma si regolava in base al suo gusto, che inclinava a un moderato modernismo, non risparmiando all’occorrenza osservazioni critiche anche circostanziate. Scapolo e abbiente, ospitò in più occasioni Zandonai nella sua villa sul lago e in quel contesto di tranquillità e bellezza paesaggistica Zandonai compose molte parti della sua Francesca da Rimini. Di lui si conosce un carteggio piuttosto corposo con Zandonai e con D’Atri: le sue lettere del 1912-14 sono affatto essenziali per la conoscenza delle vicende inerenti alla creazione e prima circolazione di Conchita, Melenis e Francesca da Rimini; mancano però ancora molte notizie precise sulla sua biografia, che rimane allo stato alquanto sfuggente.